Campania, presidente Antimafia indagata per voto di scambio mafioso

Monica Paolino, Forza Italia, è nel mirino della Procura salernitana insieme al marito, sindaco di Scafati, al cognato e ad alcuni collaboratori. La senatrice Capacchione alla nomina: "Nomina quantomeno surreale. Un po’ come mettere un piromane a capo dei Vigili del fuoco. Adesso attendiamo solo quella di Dracula a presidente dell’Avis"

La presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania, Monica Paolino (Forza Italia) è indagata per voto di scambio politico-mafioso. L’accusa è contenuta in un decreto di perquisizione eseguito stamane dai carabinieri e dalla Dia di Salerno nella casa di Scafati dove la signora Paolino vive insieme al marito, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Anche lui è indagato. L’inchiesta è curata dal pm della Dda salernitana,Vincenzo Montemurro. Perquisita anche la segretaria generale del Comune di Scafati, Immacolata Di Saia, e uno dei componenti dello staff del sindaco, Giovanni Cozzolino. Uno dei fedelissimi di Aliberti. Gli inquirenti stanno frugando in casa Aliberti-Paolino, nella sede del Municipio e in alcune società che avrebbero assunto persone vicine alla giunta azzurra di Scafati.
La Paolino, consigliera regionale al secondo mandato, è stata eletta presidente della commissione Anticamorra agli inizi di agosto. Fu durissimo il commento della senatrice del Pd Rosaria Capacchione, una giornalista del Mattino che vive sotto scorta da sette anni per le minacce del clan dei Casalesi: “Nomina quantomeno surreale. Un po’ come mettere un piromane a capo dei Vigili del fuoco. Adesso attendiamo solo quella di Dracula a presidente dell’Avis”. La Paolino reagì con un preannuncio di querela: “Sono rimasta assolutamente basita per le gravissime, volgari, gratuite e assolutamente infondate insinuazioni nei confronti miei e del mio partito da parte dell’onorevole Capacchione che sarà ovviamente chiamata a risponderne nelle sedi giudiziarie penali e civili”.
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