Il gip di Genova Roberta Bossi si è riservato ogni decisione. Si è conclusa così, dopo circa un’ora, l’udienza fissata per discutere l’opposizione all’archiviazione richiesta dal pm di Genova Airoldi nei confronti di Tiziano Renzi, padre del premier Matteo Renzi, indagato per la bancarotta della Chil Post, la società di marketing da lui guidata che ha sede nel capoluogo ligure. Il 9 giugno il gip non aveva accolto la richiesta della Procura, che a fine marzo aveva chiesto che il padre del premier fosse scagionato, per fare ulteriori approfondimenti.
Il giudice ha ascoltato il legale del creditore che si è opposto alla richiesta di archiviazione e poi il pm che ha ribadito la propria richiesta di archiviare perché le indagini non hanno portato aprove concrete sulla responsabilità di Tiziano Renzi nel dissesto finanziario della Chil Post.
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