Bancarotta Chil Post, gip si riserva sull’archiviazione di Tiziano Renzi, padre del premier

Il giudice per le indagini preliminari di Genova, Roberta Bossi, ha ascoltato il legale del creditore che si è opposto alla richiesta e poi il pm, che ha ribadito la necessità di archiviare perché le indagini non hanno portato a prove concrete sulla responsabilità del papà del presidente del Consiglio nel dissesto finanziario della società. La decisione potrebbe essere resa nota alla fine della prossima settimana

Il gip di Genova Roberta Bossi si è riservato ogni decisione. Si è conclusa così, dopo circa un’ora, l’udienza fissata per discutere l’opposizione all’archiviazione richiesta dal pm di Genova Airoldi nei confronti di Tiziano Renzi, padre del premier Matteo Renzi, indagato per la bancarotta della Chil Post, la società di marketing da lui guidata che ha sede nel capoluogo ligure. Il 9 giugno il gip non aveva accolto la richiesta della Procura, che a fine marzo aveva chiesto che il padre del premier fosse scagionato, per fare ulteriori approfondimenti.
Il giudice ha ascoltato il legale del creditore che si è opposto alla richiesta di archiviazione e poi il pm che ha ribadito la propria richiesta di archiviare perché le indagini non hanno portato aprove concrete sulla responsabilità di Tiziano Renzi nel dissesto finanziario della Chil Post.
Continua...

Intercettazioni e privacy, in vent’anni meno di 20 casi di violazione. Ecco perché la nuova legge serve solo alla politica

Gli sms della Ferilli e quelli della Falchi, le avances di Alessandra Necci e quelle di Moggi junior, le telefonate dei sacerdoti fiorentini e la sentenza europea su Craxi: sono le cosiddette “intercettazioni selvagge”, che invadono la vita privata di persone coinvolte dalle inchieste della magistratura. Quelle che hanno sollecitato governi di ogni colore ad intervenire sulla questione. Eppure negli ultimi vent'anni emergono meno di 20 circostanze, una dozzina di momenti in cui fatti privati sono finiti sui giornali: un po' poco per sollecitare una riforma

Gli sms di Sabrina Ferilli e quelli di Anna Falchi, le avances diAlessandra Necci e quelle di Alessandro Moggi, le intercettazioni dei sacerdoti fiorentini e la sentenza europea suCraxi, citata perfino in un tribunale di Nuova Delhi. Poi nient’altro, o poco più. Il totale? Meno di venti casi negli ultimi due decenni di storia italiana. Eccole qui le cosiddette “intercettazioni selvagge”, quelle che violano la privacy, invadendo ogni campo della vita privata di persone coinvolte dalle inchieste della magistratura e che poi finiscono pubblicate sui giornali senza che abbiano niente a che vedere con i reati contestati. Eccoli qui i casi in cui il garante della privacy è dovuto intervenire perché il limite era stato oltrepassato, ed occorreva mettere un freno a quotidiani e periodici che, con la scusa delle intercettazioni, “spiavano dal buco della serratura” di vip e personaggi pubblici.
Ed è proprio per questi casi che, da quasi vent’anni, governi di ogni colore politico cercano di fabbricare una legge che vieti drasticamente la pubblicazione di quelle intercettazioni. E adesso che alla Camera è in discussione la riforma del processo penale, compreso l’emendamento Pagano (in calendario martedì prossimo), quello che nella filosofia del governo Renzi dovrebbe finalmente mettere un freno alla presunta violazione della privacy,una domanda è legittima: in quanti casi, davvero, i giornali hanno violato la sfera personale, pubblicando intercettazioni che nulla hanno a che vedere con i reati contestati, con le inchieste in corso, con l’interesse dell’opinione pubblica?
Incrociando il database del garante per la protezione della privacy con le notizie pubblicate dai giornali emergono meno di 20 circostanze, per la precisione 12 casi, una dozzina di momenti in cui fatti privati, che a volte coinvolgevano persone estranee alle indagini, finivano pubblicati sui giornali perché contenute nelle intercettazioni ordinate dall‘autorità giudiziaria. Ovviamente si tratta solo dei casi rintracciati dal fattoquotidiano.it, ma anche a voler arrotondare per eccesso quella cifra, raddoppiandola o triplicandola, l’impressione è che siano davvero poche lefattispecie di violazione per giustificare il continuo allarme lanciato dalla classe politica, visto anche che, secondo l’Eurispes, sono ben 140 mila le utenze telefoniche intercettatedagli uffici giudiziari italiani ogni dodici mesi per un totale di 180 milioni di eventi telefonici (sms e chiamate). Ovviamente non si tratta del numero di persone sotto intercettazione, visto che in realtà ogni soggetto ha a sua disposizione più utenze, che vengono registrate solo per alcuni giorni.+
Le baby squillo dei Parioli 
Uno degli ultimi casi in cui il garante della privacy è dovuto intervenire per strigliare i media è quello delle baby squillo dei Parioli. Al centro dell’inchiesta il fotografo Furio Fusco, accusato di adescamento di minori, pornografia minorile aggravata e prostituzione minorile. I giornali rendono note le intercettazioni dell’inchiesta (che coinvolge anche Mauro Florani, marito diAlessandra Mussolini), ma il garante fa notare come siano stati pubblicati “dettagli che potrebbero rendere identificabili alcune delle ragazze coinvolte (che sono minorenni ndr) e ledere la loro dignità, in violazione della carta di Treviso e del codice deontologico dei giornalisti”.
Gli sms della Ferilli 
Non violano i diritti di minorenni ma non andavano comunque pubblicati gli sms di Sabrina Ferilli all’ex amico Francesco Testi. L’attrice romana era stata querelata dall’ex partecipante delGrande Fratello, perché in un’intervista aveva negato l’esistenza di una liason, dandogli velatamente dell’omosessuale. Testi la trascinò in tribunale, producendo come presunta prova gli sms ricevuti dalla Ferilli,. Il garante però intervenne ordinando a periodici e giornali di“astenersi dalla pubblicazione di sms eventualmente idonei a rivelare abitudini sessuali”.
I “ti amo” della Falchi a Ricucci
Erano intercettati dalla procura di Milano nell’ambito delle indagini sulla scalata Antonveneta. Nei brogliacci però finirono anche le effusioni telefoniche tra Anna Falchi e il marito, il “furbetto del quartierino” Stefano Ricucci. “Solo per dirti che sono la donna più felice del mondo, perché ho te amore mio grande, ti amo. Capito? Sono tua per sempre. Ricordalo”, scriveva in un sms la showgirl di origine finlandese. Un “evento telefonico” intercettato e finito poi agli atti dell’inchiesta che però nulla aveva a che vedere con l’interesse pubblico, come poi confermato dal garante. È anche vero, però, che all’epoca il rapporto tra Falchi e Ricucci era noto da tempo: i due si erano sposati un mese prima dell’intercettazione in questione. La privacy violata, in questo caso, non sarebbe altro che la pubblicazione di effusioni tra marito e moglie.
Il primo caso: Necci – Pacini Battaglia
Di tutt’altro tenore invece lo scambio tra Alessandra Necci, la figlia dell’ex numero uno delle Ferrovie dello Stato Lorenzo, e il banchiere Francesco Pacini Battaglia. “Hai visto come sono sexy?Mi trovi un lavoro?” chiede la Necci a Pacini Battaglia, indagato dai pm della procura di Milano: è forse uno dei primi casi in cui inchieste della magistratura hanno invaso la vita privata degli indagati. Siamo, infatti, nel 1996 e l’onorevole Enzo Fragalà diAlleanza Nazionale ha appena chiesto per la prima volta una legge sulla intercettazioni. Fragalà sarà assassinato a colpi di bastone 14 anni dopo, e le intercettazioni telefoniche saranno fondamentali per individuare i suoi presunti killer: questa però è un’altra storia.
Calciopoli e l’esempio D’Amico
Rappresenta un caso da manuale invece l’inchiesta su Calciopoli.Luciano Moggi aveva lamentato inutilmente (e senza alcun presupposto giuridico) l’invasione della sua privacy per le centinaia di intercettazioni che lo riguardavano. Nell’inchiesta sull’ex dg della Juventus, però, spunta anche il nome di Ilaria D’Amico. La giornalista era citata nell’indagine perché era l’oggetto delle avances di Alessandro Moggi, il figlio di Luciano. “Ho speso 10mila euro per portarla a Parigi, ho preso un aereo privato, albergo di lusso, ristorante favoloso”, diceva Moggi junior intercettato. Il nome della conduttrice Sky, dunque, era finito sui giornali senza che fosse minimamente coinvolta in alcun filone dell’indagine: che l’emendamento Pagano arrivi dunque per tutelare i casi come quello della D’Amico? La diretta interessata ha già smentito con il suo commento in diretta televisiva. “Certo, mi ha dato fastidio – ha detto – ma non per questo chiedo il bavaglio alle intercettazioni”. Chapeau.
Continua...

Campania, presidente Antimafia indagata per voto di scambio mafioso

Monica Paolino, Forza Italia, è nel mirino della Procura salernitana insieme al marito, sindaco di Scafati, al cognato e ad alcuni collaboratori. La senatrice Capacchione alla nomina: "Nomina quantomeno surreale. Un po’ come mettere un piromane a capo dei Vigili del fuoco. Adesso attendiamo solo quella di Dracula a presidente dell’Avis"

La presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania, Monica Paolino (Forza Italia) è indagata per voto di scambio politico-mafioso. L’accusa è contenuta in un decreto di perquisizione eseguito stamane dai carabinieri e dalla Dia di Salerno nella casa di Scafati dove la signora Paolino vive insieme al marito, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Anche lui è indagato. L’inchiesta è curata dal pm della Dda salernitana,Vincenzo Montemurro. Perquisita anche la segretaria generale del Comune di Scafati, Immacolata Di Saia, e uno dei componenti dello staff del sindaco, Giovanni Cozzolino. Uno dei fedelissimi di Aliberti. Gli inquirenti stanno frugando in casa Aliberti-Paolino, nella sede del Municipio e in alcune società che avrebbero assunto persone vicine alla giunta azzurra di Scafati.
La Paolino, consigliera regionale al secondo mandato, è stata eletta presidente della commissione Anticamorra agli inizi di agosto. Fu durissimo il commento della senatrice del Pd Rosaria Capacchione, una giornalista del Mattino che vive sotto scorta da sette anni per le minacce del clan dei Casalesi: “Nomina quantomeno surreale. Un po’ come mettere un piromane a capo dei Vigili del fuoco. Adesso attendiamo solo quella di Dracula a presidente dell’Avis”. La Paolino reagì con un preannuncio di querela: “Sono rimasta assolutamente basita per le gravissime, volgari, gratuite e assolutamente infondate insinuazioni nei confronti miei e del mio partito da parte dell’onorevole Capacchione che sarà ovviamente chiamata a risponderne nelle sedi giudiziarie penali e civili”.
Continua...

I migliori siti porno (pornografici) gratis

Ed ecco l'elenco, raccolta o lista dei migliori siti di condivisione video porno gratis del mondo, con cui è possibile vedere tutto il porno che si vuole senza limiti (senza registrazione o pagamento) e pubblicare liberamente (dopo solo una breve registrazione) tutti i video pornografici che si vuole. Tutti i siti web che seguono sono molto importanti a livello globale e rappresentano le migliori fonti porno gratuite disponibili.

Al primo posto abbiamo il gigante Pulsionerotica, il sito fornito anche di tags in italiano con il nome “meno porno” della lista che offre, agli internauti appassionati del prodotto, la possibilità di commentare e votare. Deve la testa della raccolta al suo archivio molto fornito e aggiornato continuamente. Secondo posto per Xhamster, anch'esso per la raccolta e la possibilità di interazione. Terza piazza per Xvideos, altro colosso del settore, che vanta il primato negli Stati Uniti. Youporn, forse il più ricco al mondo di proposte. Quinta posizione per Pornhub, sito dal nome invitante che fa parte di una famiglia di siti porno che abbraccia tutta la gamma del settore, senza tralasciare nessuna “specialità” della pornografia. Livejasmin, considerato anch'esso un gigante a livello mondiale. La punta massima l’ha raggiunta grazie ad una martellante campagna pubblicitaria che ha investito i cinque continenti. Segue, in settima posizione, Redtube. Altro colosso mondiale che, dopo il boom del 2010, è stato leggermente ridimensionato dalla massiccia concorrenza della concorrenza. Segue con alta qualità video Youjizz. Secondo Alexa piace al pubblico ma non riesce a migliorare. Nono posto per XNXX, il sito dal nome più esplicito che vanta un primato: è il più visitato nei paesi arabi. Per trovare un sito tutto italiano bisogna attendere la decima poltrona. E’ Lupo porno, il primo fra i Made in Italy che si è conquistato una piccola presenza anche oltre i confini del Bel Paese. 


Ecco i migliori:

Madri 2.0, tra casa e lavoro con lo smartphone sempre acceso

Madri 2.0, tra casa e lavoro con lo smartphone sempre acceso: controllo tecnologico ‘esagerato’


Multitaskingiperorganizzataacrobata tra carriera e famiglia. La mamma moderna punta la sveglia alle sei, controlla le mail, prepara la colazione per i figli, li accompagna a scuola, vola in ufficio, dove avrà una pausa pranzo di a malapena 60 minuti e ci rimane in tutto oltre otto ore, ma ha già scongelato il pollo per la cena, affidato il figlio alla mamma dell’amico che lo accompagna alla partita di basket, e detto alla figlia di fermarsi a casa della nonna che è vicino alla palestra per il corso di danza delle cinque.La mamma moderna è una nativa digitale, usa lo smartphone come telecomando, agenda e Grande fratello. Crede di non essere all’altezza di badare alla sua prole, e invece si sbaglia di grosso, perché è sempre con le antenne dritte su di lei, non la perde di vista un attimo, anche a distanza. Ma a tutto questo ci deve pur essere un limite. Per riuscire a staccare il cordone ombelicale dai figli in modo che questi imparino a camminare sulle loro gambe. Nel libro “Mamme avatar”, uscito per Bur la scorsa primavera, Laura Turuani e Davide Comazzi, due psicoterapeuti dell’Istituto Minotauro di Milano (che si occupa soprattutto di pazienti adolescenti), provano a raccontare la nuova pelle della mamma 2.0. “La mamma è sempre la mamma, il suo ruolo non è cambiato – osserva Turuani – ono cambiati i suoi strumenti, gli avatar, tramite i quali controlla il figlio dalla postazione di lavoro. Il rischio è che ecceda senza volere rovinando la relazione con lui”. Le abbiamo rivolto qualche domanda per capire meglio di questa rivoluzione tuttora in corso sotto i nostri occhi.Scusi ma chi sono gli avatar?I cloni della mamma scelti direttamente dalla mamma. Che sono di due tipi. I primi sono persone in carne e ossa, per esempio la suocera, la zia, la baby sitter, la mamma dell’amico, l’insegnante di nuoto, canto, pianoforte. Non delega niente a nessuno la mamma del presente. Queste persone sono i suoi rappresentanti, gente solo fidata e selezionata, alle quali dà regole ben precise su cosa devono fare con il figlio, cosa gli devono dare da mangiare, come vestirlo, eccetera. Anche i laboratori, giochi e corsi sono passati sotto il suo vaglio meticolosissimo.Una mamma tentacolare, ancora di più visto che i cloni non sono finiti qui. Qual è l’altro?La tecnologia. La mamma tra casa e lavoro ha sempre lo smartphone accesso, chiede al figlio di chiamarla dal bagno della scuola per sapere in diretta il risultato della verifica, gli chiede uno squillo appena entra in classe, appena suona la campanella, appena arriva a catechismo, e se si annoia al compleanno dell’amico. Ha il gruppo su whatsapp con le mamme degli amici del figlio che frequentano insieme al figlio la scuola calcio. Quello con le mamme dei compagni di classe. Oltre a quello delle amiche dell’aperitivo del venerdì e del cinema infrasettimanale. Dalla nostre ricerche abbiamo rilevato che il 20 per cento delle madri regala uno smartphone al figlio di sei/sette anni. Il resto quando ne ha 11. Attraverso il cellulare transita una comunicazione affettiva relazionale che nasce proprio dentro il rapporto materno. Quindi se il genitore si lamenta quando il figlio davanti al piatto di pasta scrive un sms la responsabilità in parte è del genitore che gli ha fatto passare per una cosa normale e premurosa usare il cellulare sempre e ovunque. Poi adesso si sono messe anche le maestre, che quando vanno in gita con i bimbi dell’asilo mandano foto e filmati ai genitori via whatsapp. Lo smartphone è un cordone ombelicale virtuale. Una volta punivi il figlio se lo usava, ora lo punisci se lo dimentica a casa.

Continua...

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/22/madri-2-0-tra-casa-e-lavoro-con-lo-smartphone-sempre-acceso-quando-il-controllo-tecnologico-e-esagerato/1974950/

Il miglior sito porno d'Italia, se non del mondo

Pulsionerotica (anche conosciuto con il nome di Pulsione Erotica) è un sito web di pornographic video sharing (cioè condivisione libera di materiale video pornografico) della famiglia del Porn 2.0, simile nella disposizione a YouTube.

La popolarità

A solo un mese dalla sua creazione già contava oltre 100.000 impressioni giornaliere provenienti da tutto il mondo.

Creazione

Il dominio è stato creato nel maggio 2015 e il primo video è stato caricato il 3 maggio 2015.

Caratteristiche del sito

I video vengono raccolti nella categoria Videos e sono raccolti di default in ordine di inserimento (dal più recente) ma è possibile stabile diversi altri ordini (Più visti, In evidenza, Più votati, Più commentati). I tags o parole chiavi presenti in ciascun video agevolano la procedura di ricerca mediante la barra di ricerca posta in alto. La registrazione è gratuita e il caricamento dei video è consentita a chiunque liberamente.
Tutto il suo sterminato parco di video hard professionali e amatoriali sono nel formato HTML5, quindi raggiungibili anche dagli utenti di Android, Windows phone, iPhone, iPad e altri dispositivi mobili privi di tecnologia Flash.

Professoressa porno scoperta dagli studenti viene licenziata

Professoressa porno scoperta dagli studenti: licenziata
Professoressa porno scoperta dagli studenti: licenziata
Un'insegnante della Repubblica Ceca è stata sospesa dopo che alcuni ragazzi della scuola hanno scovato in rete suo un film hard

Ceska Lipa è una piccola città del nord della Repubblica Ceca che in questi giorni è balzata agli onori della cronaca per una vicenda ad alto tasso erotico. Una professoressa di 35 anni è stata licenziata da una scuola della cittadina ceca dopo che i suoi alunni hanno scoperto in rete un film hard che la vedeva tra i protagonisti.
L'insegnante, madre di due figli, si è difesa su molti giornali locali: "Stavo cercando qualche lavoretto per arrotondare e ho risposto ad un annuncio per un servizio fotografico. Mi hanno drogato e poi non sono riuscita a controllarmi. Sentivo che qualcosa non andava nel mio comportamento, ero molto rilassata. Non lo avrei mai fatto in circostanze normali".
Continua...
Fonte: http://www.today.it/donna/professoressa-gira-porno-scoperta-studenti-licenziata-repubblica-ceca.html

Le mafie hanno stretto un patto sociale con i cittadini. Quali sono i progetti del governo per contrastarle?

Impressiona la dichiarazione pronunciata dalla Presidente della commissione antimafia Rosy Bindi. Impaurisce e dà fastidio. Eppure dice una verità. Camorra, 'ndrangheta e Cosa nostra governano e controllano da tanto tempo pezzi d'Italia: ne hanno determinato spazi, tempi, stili di vita, valori, paure. Insomma tutto ciò che concerne l'esistente.
Poteva utilizzare la Presidente Bindi un'altra espressione per descrivere tutto questo? Sì. Ma la sostanza purtroppo non cambia, come spiega benissimo anche Franco Roberti, il procuratore nazionale Antimafia.
E allora concentriamoci sulla sostanza invece di aprire polemiche strumentali che puntano solo a banalizzare le questioni con la solita difesa d'ufficio dei cittadini che vivono in quelle terre di mafie. Preoccupiamoci piuttosto di liberarli quei popoli invece di assolverli per assolvere noi stessi. Deborah Cartisano - figlia di Lollò Cartisano fotografo di Bovalino sequestrato e ucciso dalla 'ndrangheta per aver denunciato i suoi estorsori - mi disse che negli anni Ottanta non era stato "sequestrato" solo suo padre, ma l'intera Locride.
Da allora cosa è cambiato? Tanto, ma non abbastanza. Perché le mafie continuano a sottrarre territori, occupare potere politico ed economico, stringere patti sociali con i cittadini. Ed è su quest'ultimo punto che la politica sana deve sentire il peso più grande del suo fallimento: quando i cittadini ripongono maggiori speranze nella criminalità organizzata, in tutte le forme che essa può assumere, le istituzioni hanno perso inesorabilmente.
Oggi il governo ha delle responsabilità enormi. La lotta alle mafie non si fa solo legiferando norme cosiddette "antimafia": ben vengano 416 ter e leggi anticorruzione, ma il contrasto a quel patto sociale che determina il consenso delle mafie e le fa diventare elemento costitutivo delle città lo si distrugge se si mettono in campo politiche di fuoriuscita dal disagio.
Continua...

Croazia, "Stop a nuovi arrivi, siamo saturi"

L'esodo si è spostato verso Zagabria, che però chiude tutti i valichi con la Serbia. Ue: difendiamo obbligatorietà quote. Europarlamento approva redistribuzione 120mila. Tusk: "Vertice straordinario Ue il 23 settembre"



ZAGABRIA - L'Europa chiude alcune frontiere, la migrazione si sposta, di fronte ai muri, ripiega. Ma il Parlamento europeo oggi ha approvato la proposta della Commissione di redistribuire 120mila migranti che chiedono asilo da Italia, Grecia e Ungheria negli altri Paesi europei. Riunito in sessione plenaria a Bruxelles, ha passato la proposta con 372 voti a favore, 124 contrari e 54 astenuti. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha sciolto la riserva e ha convocato un vertice straordinario sull'immigrazione per mercoledì prossimo, 23 settembre, alle 18.

I migranti continuano a stazionare ai confini europei, aspettano, di poter passare. Dopo ore di estenuante attesa al confine tra Serbia e Croazia, gruppi di persone hanno sfondato il cordone della polizia. A Tovarnik ci sono state scene di caos quando gli agenti, in assetto antisommossa, hanno tentato di respingere centinaia di persone che premevano per entrare in Croazia, stanche di attendere sotto il sole e senza viveri. Il ministro dell'interno croato, Ranko Ostojic, ha detto che la Croazia ha esaurito le sue capacità di accoglienza e ha chiesto uno stop negli arrivi di migranti. E, dopo la mezzanotte, è stato chiuso anche l'ultimo valico di frontiera con la Serbia, quello di Bezdan: in quel momento sul posto si trovavano un centinaio di migranti che non sono riusciti a passare e sono stati condotti con un autobus in un vicino centro d'accoglienza.
Continua...
Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/17/news/migranti_croazia-123048637/

Fed non alza i tassi. Rinviata ancora la prima “stretta”

La banca centrale statunitense ha lasciato il costo del denaro invariato al minimo storico. La politica monetaria espansiva avviata durante la crisi finanziaria sarà interrotta solo quando "si saranno visti ulteriori progressi nel mercato del lavoro e l’inflazione sarà tornata verso il suo obiettivo del 2%"

La Federal Reserve ha rinviato ancora una volta la “stretta” suitassi di interesse. Il Federal Open Market Committee, braccio monetario della banca centrale statunitense, ha deciso di mantenere il costo del denaro invariato al minimo storico, tra lo 0 e lo 0,25 per cento. La decisione era attesa dagli analisti ed era stata di fatto anticipata dai mercati. Che hanno chiuso le ultime sedute in forte rialzo, scommettendo sul fatto che la Fed non avrebbe nemmeno stavolta messo la parola fine alla politica monetaria espansiva messa in campo a partire dal 2007, in piena crisi finanziaria, per favorire la ripresa. Un’inversione di rotta appariva improbabile alla luce del rallentamento dell’economia cinese e delle turbolenze finanziarie di quest’estate. Alzare i tassi, infatti, avrebbe significato rendere più costoso l’accesso al credito, frenando gli investimenti, e mettere in difficoltà i Paesi ex emergenti oggi in crisi, dalla Russia al Brasile. La decisione non è tuttavia stata presa all’unanimità. A votare contro è stato Jeffrey Lacker, il presidente della Fed di Richmond, che spingeva per un aumento di 0,25 punti.
La Fed, nel suo comunicato, sottolinea che l’attuale livello del costo del denaro “resta appropriato” e che “sarà appropriato alzare i tassi quando si saranno visti ulteriori progressi nel mercato del lavoroe quando l’inflazione sarà tornata verso il suo obiettivo di medio termine del 2%”. L’economia globale e gli eventi finanziari “potrebbero frenare l’attività dell’economia Usa”, che “si sta espandendo a un ritmo moderato”, “in parte riflettendo il calo deiprezzi dell’energia“. Non a caso la Fed ha rivisto le stime di crescita per il 2015 al 2,3%, contro il 2,5% previsto a giugno. Ilsettore immobiliare Usa “è migliorato ulteriormente” e la spesa delle famiglie e gli investimenti fissi “sono aumentati moderatamente”. Tuttavia, fa notare la Fed, le esportazioni nette “sono deboli”.
Continua...